“Il capo è una iena, le tasse da pagare, la suocera impossibile, i figli in ribellione adolescenziale… No, non ho proprio motivi per ridere, ho troppi problemi, sono troppo infelice”.
Se ti è mai capitato di pensare questa frase o qualcosa di simile, tieniti forte perché sta per arrivare lo scoop del secolo. Puoi ridere anche se non sei felice! Ti sembra impossibile? Fidati, non lo è!
Gioia Vs. felicità
Prima di tutto, occorre fare una precisazione: gioia e felicità non sono la stessa cosa, anche se sono complementari.
La gioia è una delle sei emozioni primarie, cioè quelle emozioni innate che sono riscontrabili in qualsiasi popolazione del mondo. La Treccani ci dice che la gioia è “l’intensa e piacevole emozione che si prova quando un fine viene raggiunto o un desiderio trova appagamento e si manifesta di solito nell’aspetto esteriore di una persona, talvolta con atti e comportamenti spontanei e liberatori”.
Invece, la felicità è uno stato bio-neuro-psicologico duraturo nel tempo. Sempre la nostra enciclopedia ci dice che è lo stato d’animo di chi “si sente pienamente soddisfatto nei suoi desideri, di chi è sereno, non turbato da dolori o preoccupazioni e gode di questo suo stato”.
Senza entrare in spiegazioni tecniche e un po’ noiose, posso dirti dunque che la felicità è un aspetto più mentale, mentre la gioia è un fenomeno fisico (come tutte le emozioni). Ed eccoci al punto che ci interessa in questo momento, cioè il fatto che con la Risata Incondizionata partiamo dal corpo per arrivare alla mente.
Dal corpo alla mente
Ecco come. La ricerca scientifica ha dimostrato che se si finge di ridere o ci si atteggia come persone gioiose e felici, il corpo produce ugualmente la chimica della felicità. Avvengono cioè quell’insieme di cambiamenti fisiologici e biochimici che ci fanno sentire meglio. Questo accade perché il corpo riconosce e reagisce alla meccanica della risata (inspirazione, espirazione, contrazione del diaframma e dei muscoli addominali, movimento dei muscoli facciali…). È sempre la stessa, sia che la risata sia spontanea sia che sia forzata.
In altre parole, vale la regola del “Fake it until you make it”, cioè “fai finta finché non diventa vero”. Per il corpo non c’è differenza tra finzione e realtà ed è solo la mente ad accorgersene. Non importa quale sia la fonte della risata perché essa induce sempre gli stessi cambiamenti fisiologici positivi nell’organismo.
Tutto questo significa che devi solo scegliere di ridere anche se non sei felice e iniziare a farlo. Anche se non sei dell’umore giusto, anche se non ti va, inizia a ridere per finta e pian piano ti accorgerai che sta cambiando qualcosa. Molto più spesso di quanto credi, la risata forzata si trasformerà in una risata genuina e il tuo stato d’animo sarà profondamente diverso. Dal corpo alla mente: cambiando il corpo, cambi anche la mente. Sempre.
Non solo puoi ridere anche quando non sei felice, ma è proprio ridendo che diventi felice! Non è meraviglioso?