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La vacanza basta?

21 Dic, 2022 | Crescita personale

Vacanze di Natale, vacanze estive, settimana bianca, ponti lunghi… Aspettiamo questi momenti con ansia perché sono spazi per riposare, staccare la mente, cambiare ambiente. Eppure non sempre riusciamo davvero a goderci le pause e, anzi, spesso si torna più stanche e infelici di prima. Con questo articolo condivido con te alcune mie riflessioni generali su stanchezza, benessere e vacanze. Ti va?

Tutto nasce da un post di Facebook di un po’ di giorni fa con i relativi commenti apparso sulla pagina di una mia conoscente. Il post era qualcosa tipo: “Sono stanca, una stanchezza che viene da dentro. Non la gestisco.” a cui sono seguiti vari commenti come “Non è gestibile”, “Idem”, “Ti capisco, anche io” e simili. Leggendo così tanto sconforto, mi è venuto spontaneo proporre il mio aiuto e la risposta è stata: “Hai soldi per mandarci una settimana in vacanza?”.

La vacanza non basta

Ecco, qui mi è scattato qualcosa e mi sono chiesta: davvero il nostro stare bene dipende da una vacanza? Certo, viaggiare è bello, vedere posti nuovi, conoscere persone, distese di spiagge bianche e mare cristallino… a chi non piacerebbe? Tuttavia, di fronte a una stanchezza profonda, interiore e probabilmente presente da lungo tempo, davvero basta una settimana di vacanza per dissolverla? E chi per motivi familiari, lavorativi o economici non può permettersi di andare a Bora Bora è dunque condannato all’infelicità?

Per varie ragioni, non vado in vacanza (dove per vacanza intendo un viaggio da qualche parte) da circa 6 anni. Indubbiamente viaggiare mi manca molto e spero di poterlo fare di nuovo presto. Mi è familiare quindi e comprendo il desiderio di staccare da tutto e da tutti e di godermi una parentesi in un mondo a parte, diverso da quello a cui sono abituata.

Il fatto è che poi ritorni e qui casca l’asino! Se vivi una vita stressante, che non ti soddisfa e che ti causa quella stanchezza interiore profonda di cui parlavo prima, quando torni dalla vacanza ritrovi tutto lì ad aspettarti. Il che significa che l’effetto benefico della vacanza ha i minuti contati e ci troviamo a dover fare i conti con lo stress da rientro.

Quindi, devi abolire le vacanze? Assolutamente no! Semplicemente, prova a cambiare punto di vista e comincia innanzi tutto a pensare che il tuo benessere e la tua felicità dipendono da te e non da qualcosa di esterno a te (la macchina, la villa, la vacanza, la borsa firmata…). Se riesci a fare questo switch nella tua mente e ti convinci che la gioia è un impegno con te stessa da coltivare quotidianamente, sei sicuramente già a metà dell’opera per far sparire quella stanchezza.

Una vacanza quotidiana

Non ti sembra sufficiente? Ecco qualche altro suggerimento per rendere la tua vita una vacanza quotidiana.

Consapevolezza

Prima di tutto, fermati, ascoltati e cerca di capire i motivi della tua stanchezza e della tua insoddisfazione. Prendi carta e penna e scrivili. Per ognuno chiediti: cosa posso fare io per migliorare questo aspetto? che risorse mi possono servire? In passato, ho già vissuto e superato qualcosa di simile? Posso farcela da sola?

Aiuto professionale

Se, in tutta sincerità, la risposta all’ultima domanda è no, autorizzati a chiedere aiuto a un professionista. Sfatiamo una volta per tutte la convinzione che da certe figure professionali ci vanno solo i matti: è falsa! E no, parlare con la tua migliore amica è una cosa bellissima, ma non è lo stesso che parlare con un professionista. Il counseling e il coaching sono proprio rivolti ad affiancare persone che attraversano momenti difficili, che devono fare scelte importanti, che hanno bisogno di riscoprire le proprie risorse interiori.

Focus

Sposta il focus della tua attenzione sulle cose della tua vita che funzionano ed esprimi gratitudine per esse. Prendi un secondo foglio e inizia ad elencare ogni cosa per cui hai motivo di essere grata, anche le più banali. Sono grata per il fatto che mi basta girare un rubinetto per avere l’acqua a disposizione, sono grata per un animale domestico che mi ama, sono grata per un fiore che sboccia in un giardino, per gli amici, per l’amore dei miei genitori… Scommettiamo che l’elenco delle cose belle sarà molto più lungo di quello delle cose che non funzionano? vedi che puoi tranquillamente eliminare la frase “mai una gioia” dal tuo vocabolario?

Impegno

Prendi un impegno preciso con te stessa. Ogni giorno ritagliati 5 minuti solo per te in cui regalarti una coccola: mangiare un cioccolatino, bere una tazza di thè, ascoltare la tua canzone preferita, massaggiare le mani con una crema morbida e profumata… Sono solo alcuni esempi di cose che possono essere fatte in 5 minuti. Scegli le tue, scrivile su dei fogliettini colorati, mettili in un barattolo, ogni giorno pescane uno a caso e metti in pratica quello che hai scritto.

Risata e gioco

Ridi e gioca come quando eri bambina. Se da sola non riesci a farlo, fatti affiancare dai professionisti della risata incondizionata. Partecipa alle sessioni di gruppo oppure chiedi supporto individuale. Chiedimi informazioni con il modulo di contatto oppure iscriviti alla mia newsletter che è proprio dedicata alla Risata.

 

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