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Il corpo per dialogare con le emozioni

15 Feb, 2022 | Benessere

Sai cos’è quella cosa che è sempre con te, che ti permette di esprimerti e di comprenderti e che ha il potere di cambiare i tuoi stati d’animo e di farti dialogare con le emozioni? Esatto! Parliamo proprio del corpo, il grande ignorato del nostro tempo. Eh sì, perché da “Cogito ergo sum” in poi, ci siamo focalizzati sulla mente, sul pensiero razionale, sulla logica e ci siamo dimenticati che anche dal collo in giù c’è roba utile!

Io stessa sono stata per anni parte attiva del clan “Tutta testa”. Per quanto avvertissi che mancava qualcosa, non solo nessuno mi aveva spiegato che il mio corpo non serve “solo” a portarmi in giro per il mondo e a contenere tutti i vari organi più o meno vitali, ma anzi, l’unico altro argomento era la sua forma che, naturalmente, non andava bene. Negli ultimi anni, da quando la mia vita è cambiata e ho iniziato a conoscere, comprendere e sperimentare tante cose nuove, ho capito quale strumento meraviglioso abbiamo a disposizione.

Il corpo per dialogare con le emozioni

Hai presente quando senti un brivido sulla pelle? O una stretta allo stomaco, un nodo alla gola, una vampata di calore… Sono tutti segnali che il tuo corpo ti manda per farti capire che sta succedendo qualcosa, che un’emozione sta prendendo forma in conseguenza di un evento che stai vivendo (o immaginando).

Purtroppo molto spesso ci hanno insegnato a nascondere e a ignorare le nostre emozioni. Non va bene arrabbiarsi e gridare, smetti di piangere che diventi brutta, piangi come una femminuccia e altre mille frasi simili nel tempo hanno costituito gli strati di un enorme tappo che mettiamo sulle nostre emozioni.

Un caso reale

E’ quello che succedeva a B., una mia cliente talmente abituata a non ascoltarsi che quando le chiedevo cosa stava provando, mi diceva: “non sento nulla”. Una vera e propria anestesia delle emozioni (anche di quelle più piacevoli). E’ in situazioni simili che il corpo si trasforma nel nostro migliore alleato per sbloccare la situazione:

  • con il respiro, che ci permette di stare nel presente, di allentare la tensione e di cominciare a far fluire le sensazioni
  • con i segnali che ci manda: una tensione muscolare, un nodo alla gola, un peso o altre sensazioni fisiche che possono essere notate, accolte e poi interrogate: cosa vuoi dirmi? Che messaggio mi porti?
  • con il movimento che ci permette di esprimerci quando non troviamo le parole o di sfogare l’energia immagazzinata.

E così è successo che B. ha iniziato a fare dei lunghi respiri, a scuotere un po’ le braccia, si è messa in ascolto e quel “non sento nulla” è diventato “sento la stanchezza, la tensione di una mattinata impegnativa, la preoccupazione per un progetto importante…”. E dopo aver lasciato fluire queste emozioni e sensazioni B. si è sentita più leggera e serena, pronta ad affrontare con energia il resto della giornata.

Questo è solo un esempio dei risultati immediati che si ottengono tornando a prestare attenzione al nostro corpo. Provaci anche tu. Segna in agenda un appuntamento con il tuo corpo, dedicagli 5 minuti al giorno in cui ti fermi, respiri e rimani in ascolto di ciò che arriva sapendo che è ok e che vuole solo dirti qualcosa di utile per te.

Corpo e stato d’animo

Ti senti triste, abbattuta, svogliata, preoccupata? Hai un colloquio di lavoro importante o un esame in vista?

Adesso ti racconto come il corpo può diventare il tuo grande alleato per migliorare il tuo stato d’animo e dialogare con le emozioni. Il tuo corpo infatti ti viene in soccorso con ben 4 super poteri:

  • il respiro
  • la risata
  • la postura
  • il movimento

Guarda il video e poi continua a leggere.

Il corpo per esprimere

Qualcuno ti fa un’osservazione e tu reagisci aggredendo il tuo interlocutore con un torrente di parole infuocate.

Il capo ti rimprovera per qualcosa di cui non hai colpa, tu ingoi il rospo in silenzio, ci rimugini su per ore immaginandoti come avresti potuto rispondere… e poi ti alzi con il bruciore di stomaco o con il mal di pancia.

Ti senti spenta, ti sembra che nulla ti entusiasmi più, che nulla accenda il tuo interesse. I giorni scorrono tutti uguali, quando lavori aspetti il fine settimana, durante il fine settimana puntualmente hai mal di testa e poi ricomincia una nuova settimana uguale a quella che l’ha preceduta.

Molto spesso e per vari motivi (che vanno dai condizionamenti culturali alle abitudini familiari alle esperienze personali), tendiamo a reprimere le nostre emozioni, specialmente quelle che consideriamo negative come la rabbia, la tristezza, il dolore, la paura.

Le emozioni ci comunicano qualcosa 

Premesso che non esistono emozioni negative perché tutte ci sono per un motivo e ci dicono qualcosa per il nostro bene, c’è un problema, anzi due:

  • se ti anestetizzi nei confronti delle emozioni spiacevoli, smetti di sentire anche quelle piacevoli come la gioia e ti condanni a una vita grigia e piatta;
  • le emozioni represse ti fanno male, covano sotto la cenere e prima o poi esplodono con forza o facendoti reagire in modi eccessivi o procurandoti dei disturbi fisici.

Ecco perché è importante imparare a fare amicizia con le emozioni e poi imparare ad esprimerle. Se non sempre riesci a dire con le parole ciò che senti perché non hai l’interlocutore giusto, perché fai fatica, perché temi che sia “troppa roba” o per qualunque altro motivo, il corpo si rivela nuovamente un tuo alleato grazie al movimento.

Quando senti che c’è qualcosa che ti tormenta, che ti opprime, magari una stretta allo stomaco o un peso sul petto o un nodo alla gola, alzati e prova a dare un gesto a quella sensazione. Poi ripetilo più volte e rimani in ascolto di quello che arriva.

Una cosa ancora più potente e scegliere una musica e danzare l’emozione che provi. Scuoti il corpo, muoviti a scatti, fai gesti ampi oppure stretti, batti i pugni sul pavimento… fatti portare dalla musica e sentiti libera di far fluire ciò che hai dentro. Non servono passi, coreografie e abilità particolari, non è una danza per il pubblico, ma solo ed esclusivamente per te. Se arrivano le lacrime, piangi, se senti voglia di gridare fallo. Balla almeno una decina di minuti, meglio ancora una mezz’ora, poi riposati e respira.

Prova, poi fammi sapere come va!

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