Perchè mi sono avvicinata alla Medidanza, la meditazione danzata
Decine di studi e ricerche ci hanno confermato quanto sia utile la meditazione per il nostro benessere. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un vero e proprio boom di corsi e incontri di mindfulness, visualizzazioni guidate, Vipassana ecc. Sono tutte pratiche bellissime e io sono felice che si diffondano sempre di più, tuttavia credo che in qualche modo nascondano un “bug”. Trasmettono l’idea che meditare sia solo stare seduti immobili, per un tempo variabile dai 5 ai 60 minuti, focalizzati sul respiro e sul tentativo di osservare i pensieri. Se sei come me e fatichi moltissimo a stare ferma e concentrata a lungo, magari potresti scoraggiarti e abbandonare l’idea di meditare. Ecco, questo post fa per te, continua a leggere!
Basta fare le belle statuine!
È il momento di fare outing: ho provato a meditare. Da sola. In gruppo. Facendo il body scan. Per pochi minuti. Per un tempo più lungo. Seduta a terra con le gambe incrociate. Seduta sulla sedia. Immancabilmente finivo per innervosirmi invece di calmarmi: formicolii nelle gambe, pruriti qua e là; “Ma stasera cosa mangio?”, “Capperi, domani devo ricordarmi di fare quella cosa”, “Che barba che noia”… Puntuale arrivava anche la mia cara, vecchia sensazione di inadeguatezza. Tutti meditano senza problemi, tranne me, quindi io sono quella sbagliata.
Arrivata a questa conclusione, ho eliminato mindfulness e affini dalla mia vita bollandole come roba che non faceva per me.
Proseguendo nei miei vari percorsi di crescita personale ho scoperto che esiste un universo parallelo costituito di meditazioni attive in cui è proprio il movimento il fulcro della connessione con il nostro mondo interiore. Se, poi, al movimento si aggiunge la musica, capisci anche tu che il gioco è fatto!
Cos’è la Medidanza?
Medidanza* è un approccio danzato alla meditazione e alla connessione profonda con noi stessi. A me piace definire la Medidanza una meditazione danzata.
Se guardiamo la storia del genere umano, l’uomo ha sempre utilizzato la danza come strumento dei suoi rituali, che fosse per celebrare una caccia abbondante o un rito di passaggio o per chiedere la guarigione alle divinità.
È solo negli ultimi secoli che la danza è stata codificata, imprigionata in coreografie e passi e diventata performance, ricerca del movimento perfetto, imposizione di canoni corporei specifici e movenze spesso innaturali.
La verità è che ballare fa parte di noi, è nel nostro DNA. Ce lo dimostrano i bambini piccoli che, appena sentono la musica, cominciano a muoversi spontaneamente e sorridono felici!
Corpo Mente Emozioni
E c’è anche un altro aspetto. Per quanto noi occidentali ci ostiniamo a pensare che la mente razionale comandi e che tutto ciò che c’è dal collo in giù serva solo a sorreggere la testa e a portarla in giro, la verità è che noi siamo corpo. Le emozioni vivono nel corpo, la maggior parte degli ormoni e dei neurotrasmettitori che modulano i nostri stati d’animo sono prodotti nel corpo, la postura e il modo in cui ci muoviamo influenzano la mente.
E siamo anche movimento. Un corpo che non si muove ristagna e la mente lo segue a ruota. Infatti le persone depresse solitamente tendono a muoversi pochissimo. È muovendoci che ci connettiamo con noi stessi e con gli altri, ma anche con lo spazio dentro e intorno a noi e, se vogliamo, con la nostra parte più spirituale.
Cito dagli scritti di Francesca Rucci:
“La Medidanza calma le nostre menti e sposta la nostra attenzione nel regno delle possibilità. Una volta che entriamo nel flusso del nostro movimento, impariamo a fidarci della creatività naturale della vita dentro di noi… Quando ci muoviamo, fisicamente, emotivamente, mentalmente, risuoniamo con la vita. Quando ci muoviamo con coscienza, con i nostri corpi, cuori e menti connessi, nutriamo l’anima e ci connettiamo con lo spirito della vita“.
Ma io non ho mai danzato, non sono capace…
Nella Medidanza la danza è intesa nel suo significato originario, cioè come un canale di espressione e connessione e non come disciplina legata all’estetica del movimento. Dunque non occorre saper danzare, né imparare passi e coreografie. Danza è movimento del corpo con la musica, è un dialogo fra te e le tue emozioni, veicolate dalla musica e che tu scegli di esprimere con il corpo.
Soprattutto, non c’è un modo “giusto” per ballare: è la tua anima che si muove, non ha bisogno di istruzioni.
Dice Francesca:
“Il “modo giusto” per ballare è ballare te. La sfida è creare o trovare la sicurezza che ti permetta di scoprire cosa significa“.
Come funziona la Medidanza?
Veniamo alla pratica.
Ecco come si svolge un incontro di Medidanza o meditazione danzata:
- Danziamo in gruppo: in presenza, quando è possibile, oppure online.
- La sessione può durare dai 40 ai 90 minuti, dipende dal tipo di lavoro che scegliamo di fare e da quanto spazio dedichiamo alla condivisione e alla cristallizzazione dell’esperienza.
- Ognuno è libero di muoversi come riesce e preferisce, io mi limito a dare degli input e a ricordare di prestare attenzione alla respirazione. Sono comunque presente e verifico che nessuno abbia problemi.
- Iniziamo sempre con il riscaldamento, in modo da preparare il nostro corpo a muoversi ma anche per sintonizzarci con le nostre sensazioni.
- Ogni incontro ha un tema specifico che condiziona anche la scelta dei brani musicali.
- Utilizzo musica di ogni genere, sia strumentale che con testi cantati.
- Hai bisogno di indossare abbigliamento comodo e di avere un po’ di spazio intorno per muoverti comodamente e senza rischiare di farti male.
Mi sembra di averti spiegato tutto. Se hai dubbi o vuoi conoscere il calendario degli incontri, contattarmi pure.
*Approccio ideato da Francesca Rucci nell’ambito del suo metodo Joy Dance®