fbpx
  1. Home
  2. /
  3. caregiver
  4. /
  5. 7 modi per affrontare

7 modi per affrontare il senso di colpa del caregiver

21 Ago, 2024 | caregiver

Prendersi cura di qualcuno è già abbastanza difficile senza dover affrontare il senso di colpa che spesso deriva da tutte queste responsabilità. Oltre tutto, spesso il senso di colpa che proviamo non è meritato.

Tendiamo ad attenerci a standard irragionevoli, come essere in grado di fare tutto senza aiuto, avere una soluzione per ogni problema, prendere sempre la decisione “giusta”, non arrabbiarci o frustrarci mai e altro ancora. Niente di tutto ciò è realistico, eppure critichiamo noi stesse quando inevitabilmente non riusciamo a soddisfare queste aspettative disumane.

Ma perchè chi si prende cura di qualcuno spesso si sente in colpa? Come si può affrontare questo sentimento, migliorando così la salute e il benessere dei caregiver? Scopriamolo insieme!

Cosa porta chi si prende cura degli altri a sentirsi in colpa?

Come caregiver (cioè quella persona che si prende cura di un anziano non più autosufficiente), potresti pensare che non ci sia nulla per cui non ti senta in colpa.

Potresti sentirti in colpa per:

  • Sentirti risentita, intrappolata, poco amorevole o per avere altri pensieri negativi
  • Sentirti non abbastanza brava come assistente familiare o che gli altri stiano facendo un lavoro migliore
  • Desiderare che finisca tutto
  • Volere del tempo per te, quindi chiedere aiuto, assumere una badante o utilizzare un servizio di assistenza temporanea in modo da poterti prendere la pausa tanto necessaria
  • Non sentirti in colpa o sentirti felice
  • Fare le cose che eravate soliti fare insieme senza il tuo caro anziano
  • E altro ancora…

Perché il senso di colpa è distruttivo per la salute di chi presta assistenza

I pregiudizi più comuni su come dovrebbero sentirsi o cosa dovrebbero fare coloro che prestano assistenza, nonché il senso di colpa che deriva dal non rispettare questi standard irragionevoli, possono davvero ferire.

Queste convinzioni possono spingerti ad assumerti responsabilità irrealistiche, a non chiedere l’aiuto di cui hai bisogno e che meriti e a essere troppo dura con te stessa. Tutti questi fattori aumentano lo stress, peggiorano la salute e possono portarti a scelte di vita sbagliate.

Trovare modi per affrontare in modo positivo il senso di colpa del caregiver ti aiuta, invece, a fare scelte che migliorano la tua vita.

7 modi per affrontare il senso di colpa del caregiver 

1. Riconosci che ti senti in colpa

Il primo passo per risolvere un problema è ammettere che esiste. Quando reprimi un sentimento, questo diventa solo più intenso. Identifica quando ti senti in colpa e riconosci i pensieri e le emozioni. Questo può aiutare a ridurre la sensazione e lasciarla passare.

Ad esempio, dì “Mi sento in colpa perché stamattina ho risposto male alla mamma per una sciocchezza, perché sono esausta” oppure “Mi sento in colpa perché oggi non sono andata a trovare papà perché ho bisogno di un po’ di tempo per ricaricarmi“.

2. Confronta le tue aspettative con la realtà

Avere aspettative irrealistiche genera inutili sensi di colpa. Quando pensi “Dovrei essere in grado di prendermi cura di tutto senza sentirmi risentita o esausta“, confronta questo pensiero con la realtà oggettiva. Ti aspetteresti davvero che tutti gli altri caregiver siano in grado di fare questo e continuare così per sempre? No, certo che no. È irrealistico e non è qualcosa che dovresti aspettarti da te stessa.

Oppure, se pensi “Non dovrei mai trasferire il mio anziano in una casa di cura, qualunque cosa accada“, pensa alla realtà della situazione. Sono tante le situazioni in cui tenere un anziano a casa non è realistico e potrebbe addirittura causare gravi danni a lui o a chi se ne prende cura. Se un amico ti avesse raccontato una situazione del genere, saresti d’accordo che il trasferimento è la soluzione migliore per la salute e la sicurezza di tutti. Vero?

3. Non confrontare i tuoi momenti peggiori con i momenti migliori di qualcun altro

In base a ciò che puoi vedere o sentire su altri caregiver, potresti avere l’impressione che svolgano un lavoro migliore del tuo. Potresti pensare che siano più bravi a gestire lo stress, a prendersi cura di qualcuno in modo pratico, a lavorare con la famiglia o a trovare risorse.

La verità è che conosci solo una piccola parte della loro vita. Magari quella che appare sui social, con filtri ed effetti speciali.

Non è realistico o giusto confrontare quel poco che sai della loro situazione con la tua realtà quotidiana di assistenza. Molto probabilmente, stanno lottando tanto quanto te, o di più.

In questa situazione, è utile essere oneste con sè stesse e valutare quanto siano realistiche le proprie aspettative. Nessuno può fare tutto da solo e non esiste un caregiver (o una badante) perfetto.

Preparati al successo stabilendo obiettivi raggiungibili, ottenendo aiuto per l’assistenza e prendendoti del tempo per prenderti cura di te stessa. Questo è ciò che ti farà andare avanti nel lungo periodo.

4. Utilizzare strategie di coping positive

Anche i sensi di colpa possono essere attenuati con tecniche positive di cura di sé. Tenere un diario , programmare delle pause regolari e utilizzare tecniche di rilassamento rapide e semplici può fare una grande differenza nel modo in cui ti senti.

5. Riformulare la colpa come rimpianto

È impossibile fare tutto ciò che teoricamente “dovrebbe” essere fatto. Questo è il mondo reale e ci sono sempre dei compromessi che devono essere fatti.

Invece di pensare, “Nessuno fa un lavoro così buono nel prendersi cura della mamma, quindi sono io quella che deve essere qui tutto il tempo“, riformulalo in “Questa è una situazione difficile, ma non è realistico per me non prendermi mai delle pause e prendermi cura di me stessa. Mi dispiace di dover fare la dura scelta di lasciare che qualcun altro mi aiuti, ma deve essere fatto per permettermi di continuare a prendermi cura della mamma a lungo termine“.

E “Sono una persona terribile per essermi frustrata e arrabbiata ieri” sarebbe invece “Mi dispiace che a volte scatto, ma so di essere solo un essere umano e sto facendo del mio meglio“.

6. Ottieni supporto

Un gruppo di supporto per chi presta assistenza è il posto ideale per incontrare persone che si trovano in situazioni simili alla tua. Capiranno come ti senti e probabilmente avranno le loro storie di sensi di colpa da caregiver.

Ascoltare gli altri ti aiuta a capire che non sei la sola a sentirti così e che probabilmente non ti stai comportando in modo giusto con te stessa.

7. Ricordati dei tuoi numerosi successi positivi

Il senso di colpa ti fa pensare a tutti i modi in cui non sei riuscita a soddisfare i tuoi standard troppo elevati. E ti dimentichi clamorosamente di pensare a tutte le cose meravigliose che hai fatto per il tuo anziano! Riconoscere e apprezzare i propri successi nel prendersi cura degli altri è essenziale. Riduce lo stress, migliora l’umore e aumenta l’autostima e la sicurezza.

————————

Se senti che il peso della cura è troppo gravoso per te, io posso aiutarti. Contattami per una consulenza gratuita e senza impegno.

Articoli correlati

10 modi per sopravvivere al Natale

10 modi per sopravvivere al Natale

Il mondo si divide in due: quelli che adorano il Natale, fanno l'albero alla fine di agosto e volteggiano tintinnando fino al 25 dicembre e gli altri. Stare insieme ad amici e parenti con...

Gentilezza: come rivolgerla a te stessa

Gentilezza: come rivolgerla a te stessa

Immagina di prenderti cura di una pianta. La annaffi regolarmente, la esponi alla luce del sole, la concimi con amore, togli le foglioline secche. Crescerebbe rigogliosa, forte e bella, vero?...