Ti parlo spesso di felicità, lo so, e oggi, in particolare, di 4 domande per capire se sei felice. Ma non lo faccio per seguire un trend o vendere fuffa. Lo faccio perché quando la felicità caratterizza la nostra vita, migliora il nostro stato di salute, quello psicologico e persino il nostro patrimonio genetico. Dunque, viva la felicità!!
Vista la premessa, forse stai per chiedermi se esiste la formula segreta che consente a chiunque di essere felice. NO. Quello che esiste è un insieme di pratiche e atteggiamenti mentali di cui la ricerca scientifica ha confermato l’efficacia e che quindi, secondo me, vale la pena sperimentare. A cominciare dal farti le domande giuste per capire se sei felice.
Ma prima, puntualizziamo un paio di cose sulla felicità.
C’è la crisi…
Se stai per dirmi che con il mondo di oggi e tutte le tragedie che succedono è impossibile essere felici, ti fermo subito. Uno studio dell’Università di Edimburgo ci dice che la felicità dipende per il 50% dal nostro patrimonio genetico, per il 10% dagli eventi esterni e per il 40% dal nostro modo di porci rispetto alla vita e al mondo.
Tradotto significa che la felicità è nelle tue mani quasi interamente. Bella notizia vero?
Certo, questo implica una enorme assunzione di responsabilità, smettere di lamentarti e cominciare a scegliere comportamenti e attività che approfondiscano il tuo benessere psicofisico. Qualche esempio?
- Coltivare le tue passioni,
- stringere relazioni sane e nutrienti,
- coltivare la gratitudine e la gentilezza,
- ridere spesso,
- lavorare sui tuoi pensieri negativi,
- fare amicizia con le emozioni (tutte, anche quelle meno carine),
- fare attenzione alle parole che usi,
- allenarti a vedere le cose da più punti di vista e con una generosa dose di ironia,
- fare movimento possibilmente in natura,
- mangiare sano,
- chiedere aiuto se senti di non farcela.
Occhio alla trappola
Fai attenzione a non cadere nella trappola della ricerca ossessiva della felicità. La felicità è un percorso, non una meta lontana e irraggiungibile perché troppo idealizzata oppure perché misurata con il metro degli altri. Altri che sembrano sempre più felici di te, visti dal di fuori, ma che non devono diventare lo standard di riferimento per la TUA felicità.
Alla lista di prima puoi aggiungere: evitare il confronto continuo (e tossico) con gli altri. Se l’erba del vicino ti sembra più verde della tua, pensa che forse è perché lui se ne prende più cura di te!
A proposito di cose da fare, veniamo alle 4 domande per capire se sei felice che ti avevo promesso. Ti aiuteranno a valutare se sei già felice e non te n’eri accorta o se hai qualcosa da revisionare. Prendi carta e penna e cominciamo!
4 domande per capire se sei felice
1. Cosa significa per me essere felice?
Questa domanda è fondamentale perché ti dà una direzione concreta e soprattutto, ti dà la TUA direzione. Felicità è un concetto astratto e dunque ognuno ne ha la propria personale idea, che può anche cambiare negli anni e comprendere sfumature e varianti.
Ad esempio, per me la felicità significa fare un lavoro che amo, essere libera di seguire le mie regole, vivere in una casa e in una città che mi piacciono, avere il mare a portata di mano, essere in salute, vedere i miei amici, ridere e danzare e cantare ogni volta che posso, avere una stabilità economica, aiutare gli altri. Mi accorgo di essere felice quando mi sento serena, in pace, quando ho voglia di cantare e non avverto pesi sul petto.
Altre persone magari potrebbero desiderare di cambiare lavoro o vivere in altri paesi o avere figli o vincere alla lotteria… Quindi, cosa intendi tu per felicità? Da cosa ti accorgi di essere felice?
2. Da chi o cosa dipende la mia felicità?
Quali sono immagini e ricordi che ti guidano? Prova a completare queste frasi:
- sarei felice se…
- sono stata felice quando…
- la mia felicità dipende da…
- la mia infelicità dipende da…
Presta attenzione alle risposte che dai. Se collochi la tua felicità interamente nelle mani degli altri, rischi grosso. Mi spiego meglio. Mettiamo che tu abbia risposto che saresti felice se trovassi il partner ideale. Certo, avere una relazione solida e amorevole con qualcuno ti aiuta a essere più felice. Ma se non trovi il partner? Significa che ti condanni all’infelicità?
Rispondendo a questa domanda potresti anche accorgerti di avere qualche convinzione profonda che, di fatto, ti impedisce di essere felice. Sai, tipo quella vocina fastidiosa che ti dice che non sei abbastanza, che non meriti di essere felice, che qualcosa andrà storto perché a te va sempre male. Per tutta questa roba, chiediti sempre: è davvero così? Ne sono sicura sicura?
3. Ora mi sento felice?
So che sembra una domanda banale. Ma nelle nostre vite frenetiche, distratte da mille cose e convinte che la felicità sia altrove, finisce che non facciamo caso se la felicità vive già insieme a noi. Quindi, fai un bel respiro e porta l’attenzione sulle tue sensazioni. Ti senti felice ora? Se sì, a cosa attribuisci questa sensazione?
4. Cosa posso fare per essere più felice?
Con le risposte alle tre domande precedenti, dovresti esserti chiarita un po’ le idee. In particolare, dovresti aver capito quali pensieri negativi hanno bisogno di essere messi da parte e quali sono gli elementi fondamentali che costruiscono la tua felicità. Il prossimo passo, quindi, è capire cosa ti manca in questo momento e come puoi andare ad incrementarlo da oggi in poi.
Quindi, qual è il primo piccolo passo concreto che puoi fare OGGI in direzione della tua felicità?
Una cosa che può esserti molto utile è rispondere alle 4 domande per capire se sei felice più volte nel corso di una settimana. In questo modo, avrai una sorta di fotografia che parla di te e che può darti spunti di riflessione importanti, oltre che costituire il punto di partenza del tuo viaggio verso una vita più felice. Sarà anche un modo per riprendere nelle tue mani il potere di essere felice, invece che lasciare che una cosa così importante per te sia determinata dagli altri o dalle situazioni che ti capitano nella vita.
___________________
P.S.: Approfitto anche per dirti che, se vuoi, posso supportarti in questi modi:
- con un percorso individuale di coaching (se ti accorgi di avere convinzioni che ti impediscono di essere felice o se hai difficoltà a delineare la tua strategia di allenamento alla felicità);
- con Spotlight (se non riesci a fare una scelta, se senti un blocco rispetto a qualcosa o se vuoi esaminare una situazione da un punto di vista diverso);
- con Basta Poco (se hai voglia di iniziare subito la parte pratica del tuo allenamento alla felicità con 20 minuti al giorno);
- con percorsi individuali o in gruppo per riscoprire e coltivare la tua risata e la tua gioia.